Falcon Leap 21, la Folgore alla commemorazione di Market Garden. Più di 50 paracadutisti della Brigata Folgore ed un C 130 J della 46ª Brigata Aerea hanno partecipato all’esercitazione internazionale Falcon Leap 2021 svoltasi in Olanda, nazione guida dell’evento, nell’area di Arnhem. L’esercitazione si è svolta prestando la massima attenzione alle norme sanitarie; vi hanno preso parte più di 1000 paracadutisti appartenenti ad eserciti di 12 differenti nazioni dando vita alla più importante esercitazione della “airborne community” nell’ambito della NATO.
L’esercitazione viene organizzata annualmente per commemorare l’operazione “Market Garden” svoltasi nel settembre del 1944 proprio in quest’area dei Paesi Bassi e che vide protagonista il più alto numero di truppe aviotrasportate dell’intera Seconda guerra mondiale. La prima settimana addestrativa è stata dedicata al lancio di carichi, contenitori ed equipaggiamenti di varia natura. In questa fase la partecipazione italiana si è concretizzata con gli aviorifornitori Centro di Addestramento di Paracadutismo di Pisa che hanno confrontato tecniche e procedure con i colleghi stranieri.
Nella settimana successiva i paracadutisti italiani, giunti ad Eindhoven a bordo di un C 130 J dell’Aeronautica Militare, si sono inseriti nell’organizzazione dei colleghi olandesi della 11^ Air Assault Brigade del Royal Netherlands Army lanciandosi con vari tipi di paracadute su 4 zone lancio differenti e saltando da velivoli in formazione spalla a spalla con i paritetici americani, polacchi, greci, tedeschi, cechi, francesi e ovviamente olandesi. Inclusi nell’esercitazione anche lanci TCL (Tecnica della Caduta Libera) di cui alcuni eseguiti in tandem. Inoltre, nell’ampio contesto di uno scambio multinazionale di brevetti di paracadutismo, un nucleo di Direttori di Lancio della Brigata Folgore ha aviolanciato da C 130 J italiano i colleghi di varie nazionalità.
Particolarmente significativa la giornata dedicata alla commemorazione dell’operazione “Market Garden” e che ha visto i cittadini di Arnhem giungere nella drop zone Y per assistere al lancio di massa e accogliere con calore i paracadutisti che una volta atterrati si sono diretti verso il punto di riordino. Questa caratteristica cerimonia di chiusura è stata accompagnata dalla presenza di reenactors vestiti ed equipaggiati con materiali dell’epoca e che hanno evidenziato in modo tangibile l’importanza della memoria storica.
Market Garden, I fatti della storia
Market Garden è il nome in codice assegnato dai comandi Alleati, a un’operazione militare in Olanda che aveva l’obiettivo di conquistare e controllare cinque ponti, uno in fila all’altro. Dal punto di vista strategico gli obiettivi non furono raggiunti: le truppe inglesi furono bloccate sull’ultimo ponte dai tedeschi; per la riuscita dell’operazione quattro ponti non bastavano, così il piano non andò a buon fine.
Per l’operazione gli alleati utilizzarono il più alto numero di truppe aviotrasportate dell’intera seconda guerra mondiale. Ad Arnhem si trovarono a fronteggiare non soldati demoralizzati e male armati, ma un corpo d’élite delle SS. L’ottimismo nell’ideare il piano era dato dalla disfatta improvvisa delle armate tedesche avvenuta alla fine di agosto dopo la sacca di Falaise, che aveva permesso agli Alleati di consolidare e ampliare le proprie teste di ponte nella Francia nord-occidentale e di dilagare in profondità, liberando con grande rapidità gran parte del paese e del Belgio.
L’obiettivo era quello di attraversare di sorpresa il Reno con le truppe arrivate in Europa in seguito allo sbarco in Normandia, avanzando poi direttamente sul suolo tedesco e sulla vitale regione industriale della Ruhr, allo scopo di provocare un crollo definitivo del nemico e concludere la guerra entro il Natale del 1944. Pur trattandosi di una grande e complessa operazione combinata, aerea e terrestre, messa in atto a partire dal 17 settembre 1944, il successo della stessa dipendeva dal fatto che tutti i ponti venissero conquistati prima che i tedeschi avessero il tempo di distruggerli.
Alla fine “Market Garden” si rivelò un fallimento. Non crollarono le difese tedesche sul Reno che non venne attraversato. Per di più alcune truppe d’elite alleate subirono gravi perdite; la battaglia si concluse con un imprevisto successo tedesco, utile per il morale e la propaganda del Terzo Reich; il territorio conquistato dagli anglo-statunitensi si rivelò sostanzialmente inutile dal punto di vista strategico generale. Lo sfondamento a nord verso la Ruhr sarebbe stato possibile solo quattro mesi dopo, in una situazione strategica e politica completamente diversa.
E non mancarono le recriminazioni per le divergenze strategiche fra il maresciallo Montgomery e i comandanti statunitensi, in particolare Patton e Bradley, solo parzialmente composte dal comandante in capo alleato Eisenhower. Montgomery infatti attribuì il fallimento dell’offensiva del XXI Gruppo d’armate alla decisione di Eisenhower di supportare nel contempo anche l’offensiva della 3ª armata statunitense a sud delle Ardenne.
Al contrario, Patton e Bradley non mancarono di recriminare sull’eccessiva condiscendenza del Comandante in Capo alleato nei confronti di Montgomery e sul mancato supporto alla spinta delle mobilissime colonne meccanizzate statunitensi oltre la Mosa e la Mosella, apparentemente molto più promettente in vista di uno sfondamento della Linea Sigfrido.
I rapporti tra i generali alleati furono incrinati definitivamente dopo questa operazione; gli alleati probabilmente pensavano che il nemico fosse ormai sul punto di cedere; l’intelligence non aveva acquisito informazioni adeguate sulla presenza delle due divisioni Waffen-SS Frundsberg e Hohenstaufen nei dintorni di Arnhem. Il ponte di Arnhem fu fatto saltare dai tedeschi vari mesi dopo; il ponte attuale, sebbene somigliante al vecchio come forma, è una ricostruzione successiva, ed è stato intitolato a John Frost, il comandante del 2º battaglione paracadutisti che riuscì ad arrivare al ponte e tenerlo coraggiosamente per quattro giorni, prima di essere costretto alla resa di fronte alle soverchianti forze tedesche.