Commemorazione al cippo Kiwi di San Michele a Torri e al cimitero americano dei Falciani

3 years fa scritto da
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Un 25 aprile all’insegna del ricordo per un gruppo di rievocatori che ha deciso di celebrare l’Anzac day e ricordare il sacrificio dei militari americani nella campagna d’Italia. Una gruppo ristretto, vista la Pandemia, che ha operato nel rispetto delle norme anti covid per ricordare l’impegno degli alleati nella campagna di liberazione dell’Italia dal nazi fascismo. Portare in strada questi mezzi storici, corredati dalle uniformi degli eserciti delle nazioni che hanno liberato l’Italia è un esercizio di memoria che aiuta a non dimenticare. E tanti gli anziani che hanno rivissuto a colori i fatti della loro gioventù, altrettanti i più giovani, bambini soprattutto che si sono avvicinati insieme ai loro genitori per capire, chiedere, salire su queste vetture cariche di storia.

A bordo delle jeep d’epoca c’era una rappresentanza eterogenea degli eserciti alleati: inglesi, americani, e brigata ebraica. La prima tappa è stato il cippo neozelandese che ricorda i soldati che presero parte alla battaglia di San Michele a Torri, scontro che aprì le porte alla conquista di Firenze. Sul monumento, scritto in lingua inglese, in italiano e nella lingua maori, è stato deposto un mazzo di fiori con la scritta ‘Lest we Forget’ e Kia Ora il saluto convenzionale neozelandese.

Successivamente alla sosta di San Michele, il gruppo ha preso parte alla cerimonia ristretta di commemorazione al cimitero di guerra americano dei Falciani, nel comune di Impruneta, alla quale, accolti dal direttore del monumento Angel Matos, hanno preso parte il sindaco di San Casciano Val di Pesa, Ciappi, il consigliere regionale Massimiliano Pescini e per la prima volta in veste ufficiale per il 25 aprile, una rappresentanza del comune di Firenze guidata dal Vice presidente del Consiglio comunale, Emanuele Cocollini. Il Cimitero Americano di Firenze è una testimonianza vivente della Seconda Guerra Mondiale che rende onore ai quasi 4.000 americani lì seppelliti e ai 1.409 americani i cui nomi sono incisi sul Muro dei Dispersi

(fotogallery Fotocronache Germogli / Riccardo Germogli per Armymag)

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