Bill Mauldin: la storia di Willie e Joe, i GI che fecero arrabbiare Patton

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Bill Mauldin vignettista (Library of Congress)
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Barbuti, con abiti laceri dopo mesi di prima linea, ma infinitamente umani. Willie e Joe, i due soldati americani usciti dalla matita di Bill Mauldin, raccontavano la guerra per come era

Il francobollo da 44 cent su Bill Moulding

Il francobollo da 44 cent su Bill Moulding

Era la guerra di chi l’aveva vista davvero. Per questo erano così popolari tra i GI: in quelle strisce ritrovavano la loro vita, i sentimenti, le ansie e le preoccupazioni di chi combatte una guerra. Dalla campagna d’Italia, alla Francia, fino all’ultima battaglia dalle Ardenne alla Germania, le vignette di Bill Mauldin su Stars and Stripes raccontavano la verità sugli orrori della guerra. Mauldin era arruolato proprio come Willie e Joe. Con loro condivideva il fango, il sudore e la paura. Per questo condivideva con il suo pubblico gli stessi sentimenti: le sue lamentele erano le loro lamentele, le sue risate le loro risate, le sue angosce le loro angosce. Era uno di loro. Lo amavano.

Mauldin racconta la guerra

Bill Mauldin (Library of Congress)

Bill Mauldin (Library of Congress)

Bill Mauldin era nato nel 1921 nel New Mexico da una famiglia con una lunga tradizione militare. Frequentò a Chicago l’Accademy of Fine Arts, ma nel ’40 torò a casa e si arruolò nella guardia nazionale dell’Arizona. La 45’ divisione di Fanteria. Qui il vignettista si offrì volontario per lavorare al giornale dell’unità. Le sue strisce d’esordio rappresentavano sempre due soldati anche se ancora non c’erano i tratti che resero famosi Willie e Joe, i due soldati di fanteria ‘dogface’ stanchi e in disordine passati alla storia.

Nel luglio 1943, il sergente Mauldin prese parte all’operazione ‘Husky’ lo sbarco alleato in Sicilia. E successivamente combatté nella campagna d’Italia. Le sue vignette per la 45th Division News erano apprezzate, tanto che venne chiamato da Stars and Stripes, il giornale dei soldati americani. Venne preso in forza della rivista in via definitiva nel febbraio 1944. Il suo tratto era molto gradito dal direttore di Stars and Stripes, Egbert White; ebbe una sua jeep e la usò per muoversi lungo la linea del fronte raccogliendo materiale per le sue sei vignette settimanali. I suoi lavori erano apprezzati dai soldati di tutta Europa e furono pubblicati anche negli Stati Uniti. Il War Office acconsentì alla pubblicazione in patria per promuovere l’attività dell’esercito, ma anche per dare agli americani un’idea delle difficoltà che i soldati stavano attraversando oltre oceano.

Mauldin vs Patton

La vignetta che vinse il premio Pulitzer di Bill Mauldin

La vignetta che vinse il primo Pulitzer 

Bill Mauldin e i suoi personaggi non passavano inosservati anche nelle alte sfere dell’esercito. Tanto da incappare nele ire di uno dei pezzi da ’90 dell’Us Army, ossia il Generale Patton. Patton non nascose di non gradire i due soldati barbuti che erano sarcastici verso le manie di qualche ufficiale e si domandavano se fosse utile obbedire agli ordini senza discutere. Il caso venne aperto ufficialmente quando Willie e Joe misero alla berlina un ordine di Patton, al momento comandante della Terza Armata, in base al quale tutti i soldati dovevano essere rasati in ogni momento, anche in combattimento. Patton, secondo suo costume, non si tenne le parole in bocca, definendo Mauldin un “anarchico non patriottico” minacciando anche di “gettare il (suo) culo in prigione” e bandire Stars e Stripes dal suo comando. Ma l’ira di Patton venne disinnescata dal suo superiore diretto, ossia il generale Dwight Eisenhower che disse a ‘Georgie’ di lasciare in pace Mauldin; sentiva che le vignette davano ai soldati uno sfogo per le loro frustrazioni. «Stars and Stripes è il giornale dei soldati – disse Eisenhower – e noi non interferiremo. Mauldin disegna quello che vuole». In un’intervista molti anni dopo, Mauldin ebbe a dire: «Ho sempre ammirato Patton. Oh, certo, quello stupido bastardo era pazzo. Era pazzo. Pensava di vivere nel Medioevo. I soldati per lui erano contadini. Non mi piaceva. atteggiamento, ma di certo ho rispettato le sue teorie e le tecniche che usava per tirare fuori i suoi uomini dalle loro buche».

Willie e Joe vanno in congedo

Le vignette di Willie and Joe di Bill Mauldin

Le vignette di Willie and Joe di Bill Mauldin

Bill Mauldin divenne un eroe per il soldato comune. I soldati empatizzavano con Willie e Joe, che li aiutavano ad alleggerire il peso del combattimento, a superare i rigori della guerra. Il vignettista era uno di loro; la sua credibilità aumentò ancora quando nel settembre 1943 fu ferito alla spalla da un mortaio tedesco mentre visitava una postazione di mitragliatrici nei pressi di Monte Cassino. Alla fine della guerra ha ricevuto la Legion of Merit per i suoi cartoni animati. Mauldin voleva che Willie e Joe venissero uccisi l’ultimo giorno di combattimento, ma Stars and Stripes lo dissuase. Nel 1945, all’età di 23 anni, Mauldin vinse un Premio Pulitzer per il suo lavoro in tempo di guerra, esemplificato da un fumetto raffigurante fanti esausti che arrancano sotto la pioggia, la cui didascalia deride un tipico titolo di fine guerra: «Truppe americane rinvigorite dalla vittoria, stanno portando in progionia migliaia di prigionieri affamati, cenciosi e stanchi della battaglia». La raccolta delle sue vignette, Up Front, fu in cima alla lista dei best seller nel 1945. Dopo la fine della guerra, il personaggio di Willie apparve sulla copertina del Time magazine nel numero del 18 giugno 1945.

Bill Mauldin e il secondo Pulitzer

La vignetta su Pasternak che valse il secondo Pulitzer a Mauldin

La vignetta su Pasternak che valse il secondo Pulitzer

Dopo la guerra, le opere di Mouldin assunsero una connotazione politica e di difesa dei diritti civili in supporto a gruppi come l’American Civil Liberties Union. Non furono molto apprezzate, così come non venne apprezzato il tentativo di trasferire Willie e Joe nella vita civile. Nel 1956 si candidò per il Congresso degli Stati Uniti, ma perse le elezioni. Nel 1959 però Bill Mauldin vinse un secondo Pulitzer, con una sua vignetta pubblicata dal St. Louis Post-Dispatch.

Un’immagine di denuncia delle aberrazioni dei gulag sovietici. Mauldine disegnò l’autore sovietico Boris Pasternak in un gulag, mentre domandava a un altro prigioniero: «Ho vinto il Premio Nobel per la letteratura. Qual è stato il tuo crimine ?». Pasternak aveva vinto il premio Nobel per il suo romanzo Il dottor Zhivago, ma non gli era stato permesso di recarsi in Svezia per accettarlo. L’anno successivo Mauldin vinse il National Cartoonist Society Award for Editorial Cartooning.

La vignetta di Mauldin per l'uccisione di Kennedy con Lincoln che piange (Chicago Sun Times)

La vignetta per l’uccisione di Kennedy con Lincoln che piange (Chicago Sun Times)

Altrettanto famosa è la sua vignetta per l’assassinio di John Fitzgerald Kennedy pubblicata sul Chicago Sun Times con Lincoln che piange, seduto sul suo scranno iconico del Lincoln Memorial di Washington. Per tutta la sua vita, Mauldin decise di disegnare Willie e Joe insieme solo in omaggio per la morte di Omar Bradley e George C. Marshall; per un articolo di Life sul “New Army”; e come saluto al defunto fumettista Milton Caniff. Ha disegnato Willie e Joe per la pubblicazione un’ultima volta nel Veterans Day nel 1998 per un fumetto dei Peanuts, in collaborazione con il suo creatore Charles M. Schulz, anch’egli veterano della seconda guerra mondiale. Schulz ha firmato la striscia “Schulz, e il mio eroe …” con la firma di Mauldin sotto. Negli anni Mauldin ricevette premi e tantissimi riconoscimenti. Ma fu sempre ricordato per i suoi due eroi anticonformisti Willie e Joe. Due soldati che fecero il loro dovere fino all’ultimo, pur non essendo allineati con il modello della propaganda che puntava ad avere soldati sbarbati e in divisa perfetta in ogni circostanza. La guerra non era quello. Al fronte lo sapevano bene.

L’Alzheimer e la processione di veterani per stare vicino a Mauldin

Le vignette di Willie and Joe di Bill Mauldin

Le vignette di Willie and Joe di Bill Mauldin

Alla fine dell’estate del 2002, Bill Mauldin era ricoverato in una casa di cura della California malato di Alzheimer. Alcuni veterani della seconda guerra mondiale vennero a saperlo. Non volevano che Mauldin se ne andasse in quel modo. Pensavano che avrebbe dovuto sapere che era ancora il loro eroe. Arrivarono i primi appelli anche sui giornali; decine di migliaia tra cartoline e lettere furono recapitate al vignettista nella sua casa di cura. Ma ci fu di più: i vecchi soldati iniziarono a presentarsi all’ingresso della struttura solo per sedersi accanto a Mauldin, per fargli sapere che erano lì per lui, come lui, tanto tempo prima, era stato lì per loro. Tantissime persone volevano fargli visita, tanto che venne creata una lista d’attesa. Todd DePastino, nel primo paragrafo della sua biografia di Mauldin ebbe a scrivere: «Quasi ogni giorno, nell’estate e nell’autunno del 2002, i veterani venivano alla casa di cura Park Superior a Newport Beach, in California, per onorare technician third grade, Bill Mauldin. Arrivavano ​​portando le reliquie della loro giovinezza: medaglie, insegne, fotografie e ritagli di giornale accuratamente piegati. Alcuni avevano in testa vecchi berretti da guarnigione. Altri indossavano uniformi vecchie di oltre mezzo secolo. Quasi tutti piangevano mentre filtravano lungo il corridoio come pellegrini che adempiono a un obbligo a lungo trascurato». Uno dei veterani così spiegò all’autore il perché di tutto questo affetto

«Avresti dovuto far parte di un’unità di fanteria da combattimento per apprezzare i momenti di sollievo che Bill ci ha dato. Solo se hai letto le sue vignette da una copia di Stars and Stripes fradicia d’acqua dentro una buca piena di fango, puoi capire tutto questo».

Mauldin è morto il 22 gennaio 2003; è sepolto ad Arlington, il cimitero degli eroi americani. Nel 2010 l’Ufficio postale degli Stati Uniti ha emesso un francobollo di prima classe da 44cents in onore del vignettista. Un onore che la maggior parte dei generali e degli ammiragli non riceve mai. L’autore sorride, accanto a sé ci sono i suoi due amici, Willie e Joe. Insieme. Per sempre. Nella storia e nella memoria.

Le vignette di Willie and Joe di Bill Mauldin

Le vignette di Willie and Joe di Bill Mauldin

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Seconda guerra
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