Lee Enfield ShtLE SSA 1917 Peddled scheme, le armi della prima guerra mondiale

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ShtLe 1917, SSA. Un Lee Enfield MK III* Paddled scheme, cioè assemblato con componenti provenienti da più fabbriche. Comunque un pezzo di storia della prima guerra mondiale, e una rarità che racconta l’epopea dei soldati inglesi, descritta nel film 1917 di Sam Mendes.

Una scena dal film 1917

Una scena dal film 1917

Il fucile Lee Enfield, in calibro .303 british è stato uno dei cardini dell’azione militare inglese, dalle guerre coloniali fino ai due conflitti mondiali

L’esemplare di Lee Enfield, nella disponibilità di Vincenzo Di Domenico Di Biancavilla di Traxarm, è da sempre oggetto di studio da parte dei collezionisti; è stato prodotto nel 1917, il logo SSA si trova accanto alla leva di sicura. Sul lato opposto invece, la marcatura George Rex sormontata da corona, è sopra le marcature ShtLE, l’anno di produzione, e il III*. Sull’arma ci sono anche i marchi di ispezione dopo la prova a fuoco.

Q armi vennero assemblate e consegnate dal 1916 al 1918 e raccontano la storia della Standard Small Arms. La storia di un insuccesso imprenditoriale, che però ha fatto diventare quest’arma una rarità.

La storia della Standard Small Arms

La Standard Small Arms, fu fondata nel 1914, con lo scopo di produrre fucili SMLE. Per questo ricevette un sostanzioso contributo statale e ricevette la commessa a inizio 1915. Tre i soci in tutto:  due mercanti d’armi di Birmingham, e un imprenditore di origini irlandesi ma trapiantato a Londra, Samuel James Waring. La sua famiglia, dall’Irlanda aveva viaggiato fino a Liverpool per commerciare legnami. Il passo successivo fu produrre mobili dopo essere approdati a Londra.

Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale la Waring & Gillow era impegnata nella produzione dei primi aeroplani, ma anche di calciature per fucili.

SSA aveva pianificato di realizzare i meccanismi di azione del fucile e di acquisire caricatori e viteria e canne da aziende esterne. Dopo circa un anno divenne evidente che la fabbrica non avrebbe mai prodotto armi complete. E così la Standard Small Arms divenne un semplice produttore di quelli che contribuivano al funzionamento del “Peddled Scheme”, sistema che prevedeva la fornitura di parti di arma allo stabilimento della R.S.A.F. (Royal Small Arms Factory di Enfield) da fabbriche dell’indotto, per aumentare la produzione di fucili di cui l’esercito aveva un gran bisogno per far fronte allo sforzo bellico.

Lo schema Peddled per i fucili SMLE

L’assemblaggio delle armi del programma “Peddled” avveniva nello stabilimento in cui in precedenza venivano prodotte le baionette 1907, produzione delocalizzata nel 1915 dalla Wilkinson a Sheffield. Il problema del Peddled era che si potevano assemblare solo un numero esatto di fucili con un numero esatto di componenti. Bastava che un’azienda minore fosse inesperta o avesse problemi di produzione e il processo si fermava.

In due anni di attività la Standard Small Arms realizzò in esiguo numero solo alcune delle componenti base dell’arma. Proprio per queste carenze divenne un’’azienda dell’indotto. Nell’aprile del 1918 la SSA cessò l’attività.

Il Samuel J. Waring, con la Waring & Gillow continuò a produrre aerei destinati per la RAF. Produzione che proseguì anche nella seconda guerra mondiale, visto che in quegli stabilimenti venivano realizzati componenti per il ‘Mosquito’, bombardiere leggero dalla struttura realizzata quasi interamente in legno e rivestimento in tela.

Non tutte le parti prodotte nel programma “Peddled” divennero fucili, in diversi casi vennero usate come ricambi e spedite al fronte per le riparazioni volanti. Alcune parti furono usati anche da BSA e le canne furono utili per riarsenalizzare le armi.

fonti:

www.collezionareexordinanza.it

www.euroarms.net

 

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Prima guerra · Sistemi d'arma
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