Gli artificieri dell’Esercito del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza hanno neutralizzato una bomba d’aereo, risalente alla seconda guerra mondiale, rinvenuta lungo l’argine del fiume Ombrone, nel comune di Civitella Paganico (GR).
Si trattava di una bomba d’aereo americana del peso di 500 libbre (230 Kg circa) con un solo congegno di attivazione. Secondo alcune stime, il 10% degli ordigni, una volta lanciati, potrebbero non essere esplosi dopo l’impatto al suolo, sia per motivi tecnici (malfunzionamento della spoletta) o semplicemente fisici (la parte dell’ordigno che impattava sul terreno era diversa da quella in cui era posizionata la spoletta). Quello disinnescato e fatto saltare dai militari rientrava evidentemente nella statistica in questione
Gli specialisti del 2° Reggimento Genio Pontieri dell’Esercito sono continuamente chiamati ad intervenire su ordigni inesplosi della prima e della seconda guerra mondiale nel territorio delle 13 province di competenza (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Massa-Carrara, Pisa, Lucca, Pistoia, Livorno, Prato, Arezzo, Grosseto e Siena).
Le modalità dell’intervento sono state definite durante una riunione di coordinamento, svoltasi presso la Prefettura di Grosseto, dove sono stati trattati tutti i dettagli dell’attività, dalle modalità di evacuazione alla realizzazione dei lavori di mitigamento, necessari in caso di detonazione accidentale. I soldati del 2° Reggimento Genio Pontieri hanno realizzato delle barriere intorno all’ordigno per contenere gli effetti e la conseguente proiezione di schegge e materiali, in caso di una detonazione fortuita.
I genieri evacuano 500 residenti
In considerazione della delicatezza del tipo di intervento, su indicazione dei militari del 2° Reggimento Genio Pontieri, 500 residenti nella zona sono stati evacuati sin dalla mattina. É stata chiusa inoltre la strada provinciale SP64 del Cipressino, nel tratto che ricadeva nell’area di evacuazione, e sono stati sospesi i treni regionali.
La prima fase, la più complicata e delicata è stata eseguita a distanza dagli specialisti dell’Esercito, che hanno rimosso la spoletta. A quel punto l’ordigno è diventato meno pericoloso e trasportabile. La bomba è stato così trasportata in un terreno vicino per la definitiva distruzione. Oltre ai militari sono intervenuti i Carabinieri, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e la Croce Rossa Italiana. La Croce Rossa Militare ha garantito la propria assistenza per il personale militare operante.
Questo, per gli artificieri del 2° Reggimento Genio Pontieri, è stato l’ennesimo delicato intervento di bonifica sul territorio, volto alla rimozione di una minaccia che nonostante il trascorrere degli anni rimane sempre elevata. Nel 2019 sono stati oltre 200 gli interventi su ordigni bellici di ogni tipologia e misura effettuati. L’Esercito oltre all’impiego operativo nelle missioni internazionali, è in grado di cooperare sinergicamente con altri operatori civili, su tutto il territorio italiano a supporto della comunità nazionale in caso di pubbliche calamità e per la bonifica del territorio da residuati bellici.