Anarti, il raduno nel centenario della battaglia del solstizio

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La fotografia ufficiale della presentazione Raduno Associazione Artiglieri
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«Con il sacrificio nella gloria, con la storia nella vita». Con questa parole il XXX Raduno Nazionale dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia intende celebrare i cento anni dalla Battaglia del Solstizio, che si svolse dal 15 al 23 giugno 1918, e che segnò l’inizio della controffensiva che, pochi mesi dopo, portò alla Vittoria e al compimento dell’Unità Nazionale. Vi si giunse grazie al sacrificio e alla dedizione di centinaia di migliaia di soldati, 650.000 dei quali si sacrificarono per la Patria. A cento anni di distanza, è doveroso riflettere su quanto accaduto e tramandarne la memoria, sia perché certe tragedie non abbiano più luogo, sia per rinsaldare, nelle giovani generazioni, valori come l’amor di Patria e il senso dello Stato. In Veneto l’Arma Dotta vanta una forte tradizione e un profondo radicamento, e fra i numerosi Raduni qui celebrati, anche quello del 1968 a Treviso, in occasione del cinquantenario della Battaglia del Solstizio, la cui data d’inizio, 15 giugno, fu scelta come Festa dell’Arma Artiglieria. Per questa ragione, cadendone il centenario, una cornice particolarmente solenne accompagna questo XXX Raduno Nazionale, che si svolgerà a Montebelluna dal 21 al 24 giugno, in collaborazione con lo Stato Maggiore dell’Esercito, grazie al quale saranno presenti le Bandiere dei 15 Reggimenti d’Artiglieria ancora in essere, assieme alla Bandiera di Guerra dell’Arma Artiglieria e la Bandiera della Scuola di Artiglieria di Bracciano.

Il Generale Rocco Viglietta, Presidente dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia, saluta questo importante evento:«In queste 4 giornate, idealmente tutta l’Associazione, anzi tutta l’Artiglieria Italiana (attraverso le Bandiere dei suoi Reggimenti, che ne sono il simbolo) sarà nel territorio trevigiano ed in particolare nell’area montebellunese. Questo XXX Raduno non avrebbe potuto avere luogo senza la collaborazione, la disponibilità ed il supporto (sotto molteplici forme), della Regione Veneto, della Provincia di Treviso e soprattutto alle Autorità comunali di Montebelluna e delle altre Comunità che ci accoglieranno nelle varie cerimonie commemorative».

Il Comune di Montebelluna ha risposto all’appello con particolare sensibilità, come spiega il Sindaco Marzio Favero: «Ringrazio gli Artiglieri per aver scelto la città di Montebelluna per lo svolgimento del loro Raduno biennale in occasione della ricorrenza del Centenario della Battaglia del Solstizio che decise le sorti della Grande Guerra sul fonte italiano. Montebelluna fu all’epoca una città al fronte assieme agli altri Comuni del Montello, in particolare Nervesa della Battaglia che divenne scenario diretto di combattimento fra gli opposti schieramenti. L’artiglieria ebbe un ruolo fondamentale per la tenuta del fronte. Ma noi non siamo qui a celebrare una vittoria, bensì a commemorare il sacrificio sostenuto dai soldati di entrambe le parti che è bene ricordare erano per lo più giovani e giovanissimi. Che la memoria di tale inutile e dolorosissimo conflitto ci aiuti a coltivare lo spirito di fratellanza europea».

Aggiunge l’assessore alla cultura di Montebelluna, Debora Varaschin: “Questo Raduno, il numero XXX degli Artiglieri, cade in un anno speciale, ricco di eventi in ogni luogo della provincia di Treviso e così anche Montebelluna ha accolto un evento simbolo di questo anno di ricorrenza per il Centenario dalle fine della Grande Guerra. Per la nostra città è un momento speciale, per l’atmosfera che questa tipologia di eventi porta nei luoghi dove sono ospitati, ma anche perché sono un momento di riflessione per quanti, anche nei nostri tempi, ogni giorno lottano per la nostra pace, in silenzio e con discrezione, le nostre forze armate. A loro va il mio ringraziamento, perché proprio ricorrenze come questa portano a profonde riflessioni di quanto la pace sia importante, di quanto la memoria di fatti lontani come quelli della I Guerra Mondiale sia fondamentale per trasmettere alle nuove generazioni valori di cooperazione e mediazione, memoria di pace e non di guerra. L’artiglieria ha svolto nella Guerra 15-18 un ruolo fondamentale per la vittoria e a tutti coloro sono riusciti a ritornare alle loro famiglie il nostro riconoscimento per un sacrificio come quello di dover compiere il dovere, sacrificando vite umane per poter dare alle generazioni successive, una parola oggi sottovalutata, pace. Un grazie a tutti coloro in questo anno di lavoro hanno dato il meglio per poter dare alla nostra città un evento come questo. Grazie soprattutto perché in questo anno ho conosciuto persone e realtà e me lontane, da cui ho imparato ancor di più il significato di Patria, grazie perché le sinergie nate sono in alcuni casi diventate amicizie. La memoria è uno strumento che va alimentato per poter essere vivo, ricordiamo e facciamo memoria, creiamo amicizie, sinergie, possibilità perché il sacrificio di intere generazioni non sia stato vano”.

Nella volontà di conservare la memoria dei fatti d’armi della Grande Guerra, ma anche di preservare la pace e la fraternità fra popoli, saranno presenti al Raduno anche delegazioni di Artiglieri da Francia, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti; Paesi e popoli che furono alcuni alleati, altri nemici, ma che sono invece uniti nella memoria di quegli avvenimenti. A completare le presenze estere, anche le delegazioni di Svizzera e San Marino, con quest’ultimo che fornì molti volontari al fronte italiano. Per l’Austria, sarà presente la Osterreichisches Schwarzes Kreuz (Croce Nera), deputata al mantenimento dei cimiteri di guerra.

Nell’ottica della memoria e dell’omaggio ai Caduti, anche assieme alle delegazioni estere, si terranno cerimonie nei vari Sacrari e Cimiteri di Guerra, fra cui Pederobba, Giavera del Montello, Tezze del Piave, Fagarè della Battaglia, e Nervesa della Battaglia. Annunciamo infine con orgoglio, la presenza dall’Australia della Delegazione A.N.Art.I. di Melbourne, presieduta dall’Artigliere Epifanio Naselli, il quale sfilerà con il suo Labaro assieme agli ex commilitoni, domenica 24. Poiché il Raduno, come da consolidata tradizione, non ha solo carattere militare ma è anche aperto all’incontro con la società civile, sono previsti numerosi eventi collaterali che arricchiscono il già nutrito calendario:giovedì 21 giugno, presso l’Auditorium della Biblioteca, si terrà la conferenza “L’Artiglieria nella Battaglia del Solstizio”. Venerdì 22, nei locali dell’ex-Tribunale sarà inaugurata una mostra di materiali, mezzi, documentazione e foto della Grande Guerra (visitabile fino alla domenica pomeriggio); la sera di venerdì sarà allietata da concerti di bande musicali e cori nelle piazze della città. E ancora, sabato 23, a partire dalle ore 21, si terrà la “Notte bianca dell’Artigliere” con concerti di Bande militari e locali, e di cori nella Piazza del Comune.

Nello spirito dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia, il Raduno vuole essere un momento d’incontro e riflessione le Forze Armate e la società civile, costituisce anche un’importante occasione di promozione del territorio veneto, le cui bellezze saranno sicuramente apprezzate dalle migliaia di Artiglieri che saranno presenti.

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