Conclusa Caex 2018, addestramento finale a Monte Romano

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Conclusa l’esercitazione Caex 2018. Nel poligono di Monte Romano, si è tenuta l’attività conclusiva, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina. Il test sul campo, svolto nella zona addestrativa di Monte Romano e diretto dal Comandante dell’Aviazione dell’Esercito, Generale di Brigata Paolo Riccò, ha previsto l’impiego di tutti gli assetti esercitati nella condotta di un attacco contro gruppi di insurgent.

I reparti hanno svolto diverse operazioni già iniziate la sera di martedì, con l’aviolancio notturno di un plotone esplorante di paracadutisti, per l’acquisizione dell’area interessata. Successivamente un altro plotone di parà si è calato da un elicottero con fune di vincolo e ha messo in sicurezza l’area dove, successivamente, è stato schierato un plotone mortai in attività di fuoco contro un obiettivo in profondità, mentre due elicotteri AH-129 “Mangusta” hanno svolto attività di SEAD (Suppression of Enemy Air Defence). Questo genere di interventi serve a perfezionare le tecniche che gli uomini dovranno utilizzare una volta sul campo: inserzione ed estrazione di personale, evacuazione medica, recupero di personale rimasto isolato, rifornimento rapido di carburante e armamento degli aeromobili con sistema elitrasportato, impiego di operatori al verricello ed elitrasporto tattico, raid aeromobile, esplorazione, scorta, ricognizione, supporto aereo ravvicinato e supporto per il combattimento ravvicinato . L’obiettivo è stato quello di addestrare il personale coinvolto, nello sviluppo della capacità di gestire situazioni di crisi laddove il contesto operativo lo richieda necessario.

Sul terreno contemporaneamente, due plotoni di Fanteria Aeromobile hanno condotto un assalto  contro due capisaldi nemici, mentre due plotoni di bersaglieri eliportati hanno attaccato altri obiettivi. L’attività ha previsto l’impiego di 633 unità in addestramento, 24 elicotteri e 1 aereo UC-228 con diversi sistemi d’arma e si prefigura come punto di partenza peri prossimo dispiegamento nelle missioni internazionali dei nuovi assetti tattici e operativi previsti dalla Forza Armata.

Simulazione Medevac

L’azione è proseguita con una simulazione di evacuazione medica avanzata (Forward Medevac) ad opera del personale sanitario specializzato e un’operazione di esfiltrazione del personale rimasto isolato, tramite attività di Personnel Recovery. In chiusura, mediante un elicottero da trasporto CH-47 sono stati riforniti, con un’operazione di FARP (Forwad Arming and Refueling Point Operation), i velivoli impiegati nell’azione.

Presenti all’esercitazione il Comandante delle Forze Operative Terrestri e Comando Operativo Esercito, Generale di Corpo d’Armata Federico Bonato, il Comandante Militare della Capitale, Generale di Corpo d’Armata Agostino Biancafarina e il Prefetto della Provincia di Viterbo, dott. Giovanni Bruno.

La soddisfazione espressa dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito al termine dell’attività ha trovato riscontro nell’ottima pianificazione e condotta di questa esercitazione, che ha visto l’elevato e costante impegno di tutto il personale. Fondamentale, quindi, il ruolo che l’addestramento assume nell’acquisizione delle procedure addestrative e l’importanza di una perfetta sinergia tra tutte le componenti di Forza Armata ai fini del corretto svolgimento in sicurezza di qualsiasi attività operativa.

Le parole di apprezzamento espresse dal Comandante dell’Aviazione dell’Esercito, generale Riccò circa il risultato ottenuto grazie al profilo organizzativo e operativo altamente realistico ed efficace, allo sforzo logistico del Centro Addestrativo Aviazione dell’Esercito e della Scuola Allievi Marescialli dell’Aeronautica e all’impegno di tutto il personale esercitato; ha sottolineato l’importanza di tali esercitazioni nell’orientare l’impegno dell’Esercito verso obiettivi concreti di integrazione e di interoperabilità tra le varie pedine operative.

L’Aviazione dell’Esercito al termine delle attività ha effettuato un volo in formazione con 20 elicotteri che, decollati dall’aeroporto Fabbri, hanno sorvolato Viterbo per rivolgere alla città madrina di questa esercitazione il suo particolare ringraziamento.

(fotogallery Riccardo Germogli/Fotocronache per Armymag – tutti i diritti riservati)

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