Una dura settimana di addestramento per le componenti aero-navali della Marina Militare appartenenti ai comandi operativi della Squadra Navale di Brindisi, Taranto, La Spezia e Augusta. Impegnati oltre 2800 uomini e donne delle Forza Armata per attività a complessità crescente nel Golfo di Taranto e nell’Adriatico Meridionale.
Hanno partecipato all’esercitazione la portaerei Cavour con nove aerei AV8B+ imbarcati, l’incrociatore portaeromobili Giuseppe Garibaldi con a bordo gli elicotteri EH-101 e MH-90, i caccia Durand de la Penne e Andrea Doria, le fregate Zeffiro e Virginio Fasan, i pattugliatori d’altura Libra e Comandante Borsini e della rifornitrice di squadra Etna, oltre che a velivoli Gulfstream CAEW (Conformal Airborne Early Warning) e Eurofighter Typhoon dell’Aeronautica Militare e a due elicotteri AH 129 Mangusta dell’Esercito Italiano operanti da bordo di nave Giuseppe Garibaldi. Nelle acque del Mare Adriatico meridionale la Brigata Marina San Marco, ha svolto attività anfibia sbarcando uomini e mezzi dalla nave anfibia San Marco.
Le esercitazioni condotte nel campo della sorveglianza marittima, delle manovre cinematiche ravvicinate, dei rifornimenti in mare, delle operazioni anfibie, del tiro con le artiglierie di bordo, dell’antinquinamento e della Difesa Aerea integrata tra i velivoli dell’aviazione della Marina e velivoli dell’Aeronautica Militare hanno consentito di mantenere e incrementare l’addestramento degli equipaggi in uno scenario caratterizzato dalla presenza di minaccia convenzionale e asimmetrica.
L’addestramento ha permesso in particolare alla portaerei Cavour di riprendere l’attività con i velivoli del Gruppo Aerei Imbarcati, consentendo ai piloti di effettuare le “carrier qualifications” (qualifiche necessarie per operare dal ponte di volo della nave) e a nave Garibaldi, nel suo ruolo di portaelicotteri anfibia, di effettuare un raid “eliassalto” con lo sbarco di un’aliquota del 1° Reggimento della Brigata Marina San Marco con la scorta dei due elicotteri Mangusta dell’Esercito Italiano.
Contemporaneamente nelle acque antistanti all’area marittima di Brindisi, nel basso Adriatico, un’attività Anfibia ha coinvolto nave San Marco e il personale del Battaglione d’Assalto Grado. Durante l’addestramento è stato condotto un assalto anfibio, con lo sbarco di un centinaio di fucilieri del Battaglione Grado, supportati dai mezzi anfibi e da sbarco e da un elicottero SH 212. I fucilieri hanno anche effettuato attività a fuoco presso il poligono di Torre Cavallo.
L’incontro con gli studenti dell’Università di Bari
La sosta nel capoluogo pugliese della portaerei è stata l’occasione per svolgere diverse attività tra cui visite guidate e conferenze a favore degli studenti degli istituti scolastici e dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari. La disponibilità dell’equipaggio di nave Cavour è stata abbondantemente ricambiata dall’affetto della cittadinanza che ha visitato la nave: oltre 5500 persone in due giorni.
Una piccola invasione anche a bordo dei pattugliatori Comandante Borsini, che a Crotone ha accolto oltre 800 persone, e Libra, che nel capoluogo calabro è stata visitata da 960 persone.
L’attività svolta nel Golfo di Taranto e sulle coste adriatiche rientra nell’addestramento degli equipaggi e degli assetti aeronavali allo scopo di mantenere un elevato standard di capacità della Squadra Navale per garantire prontezza operativa e flessibilità tattica per adempiere quotidianamente e in maniera efficace ai compiti di difesa del Paese “sul mare e dal mare”, di sicurezza marittima, di tutela degli interessi strategici nazionali oltre che nel campo delle attività a favore della collettività.
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