Il giorno del ricordo per i caduti della grande guerra

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Onore ai caduti. Oggi, 99 anni fa, la Germania firmò l’armistizio che mise fine alla prima guerra mondiale. La battaglia sul fronte occidentale si era fatta aspra: dopo il disimpegno della Russia dal conflitto alla fine del 1917, i tedeschi avevano concentrato tutte le truppe sul fronte francese. Portarono avanti quattro pesanti offensive, arrivando vicino a Parigi, ma sulla Marna vennero respinti (nel luglio 1918). E da lì gli alleati partirono con la controffensiva che portò alla liberazione di Francia e Belgio

La resa del Kaiser

I tedeschi, guidati dal generale Foch, comandante degli eserciti dell’Intesa, firmarono l’armistizio in un vagone ferroviario fermo sul binario morto della linea Compiègne-Soissons. La guerra finì l’undicesima ora, dell’undicesimo giorno, dell’undicesimo mese del 1918.

Per una crudele ironia, Hitler impose alla Francia di firmare la resa dopo il blitzkrieg della II guerra mondiale proprio su quel vagone.

L’ultimo caduto della grande guerra

L’ultimo caduto della grande guerra fu un soldato canadese di 25 anni: George Laurence Price. Fu freddato da un cecchino tedesco alle 10,58 dell’11 novembre. Due minuti prima della fine delle ostilità. Secondo le statistiche ufficiali i caduti della prima guerra mondiale 8.538.315, 21.219.452 i feriti e 7.750.919 tra prigionieri e dispersi (il 57,6% degli uomini mobilitati che furono 65.038.810). Di questi almeno 680.000 tra le vittime furono soldati italiani.

Il giorno del ricordo

remembrance (foto Pixabay)

(foto Pixabay)

Dopo l’armistizio, la conferenza di pace si riunì a Parigi e portò alla firma dei trattati tra le varie nazioni belligeranti a Versailles con la Germania (28 giugno 1919), a Saint-Germain-en-Laye con l’Austria (10 settembre 1919), a Neuilly con la Bulgaria (27 novembre 1919), al Trianon con l’Ungheria (4 giugno 1920) e a Sèvres con la Turchia. L’imperatore Carlo I d’Austria abdico’ nello stesso giorno dell’11 novembre 1918.

Nel novembre 1919, un anno dopo, re Giorgio V d’Inghilterra istituì il remembrance day, il giorno del ricordo, che si osserva in tantissimi paesi in tutto il mondo. La festa ricorda i caduti della Grande Guerra e dei conflitti successivi.

I fiori di papavero

Il simbolo del giorno della rimembranza è il fiore di papavero. Il papavero venne scelto, prendendo spunto dalla poesia “Nei campi di Fiandra”, scritta da un ufficiale medico canadese, John McCrae. I fiori di papavero riempiono ancora i campi delle Fiandre. E il loro colore rosso ricorda il sangue versato da questi giovani che hanno combattuto per il lroo paese.

Nei paesi anglosassoni, si osservano due minuti di silenzio per ricordare i caduti delle guerre mondiale, all'”undicesima ora dell’undicesimo giorno dell’undicesimo mese”.

Il ricordo in Italia

Il 4 novembre si festeggiano le forze Armate. La data coincide con il bollettino della vittoria del generale Diaz nel quale si comunica la vittoria contro gli austriaci. E molti sono i sacrari per celebrare i caduti sul fronte italiano. Il più importante è quello del Redipuglia, un cimitero militare monumentale che si trova in Friuli Venezia Giulia dedicato alla memoria di oltre 100.000 soldati caduti al fronte.

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Prima guerra
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