La Grande Guerra della Regia Marina

7 years fa scritto da
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Tre documentari raccontano la storia della Regia Marina durante la Grande Guerra. Il primo è stato presentato nei giorni scorsi e riguarda Venezia, base avanzata dello scacchiere strategico della Regia Marina. Da Venezia, punto più avanzato dell’Alto Adriatico, le navi italiane tenevano sotto scacco Pola, dove erano alla fonda le navi della flotta austroungarica. Pola  distava sole 70 miglia da Venezia. E la laguna proteggeva con le sue acque il lato a mare dell’esercito italiano, mentre coi MAS, pontoni armati, navi e idrovolanti si attaccava costantemente l’ala a mare dell’esercito asburgico.

Se Venezia fosse caduta, gli austroungarici avrebbero avuto il via libera per accerchiare le  truppe sul fronte terrestre e per occupare l’intera pianura padana con le proprie città, la propria agricoltura e le proprie fabbriche. L’Italia avrebbe quindi perso la guerra e sarebbe uscita dal conflitto e gli Imperi Centrali, a quel punto, avrebbero avuto a disposizione quel quid di risorse umane e mezzi da impiegare sul fronte francese che invece gli venne a mancare durante le ultime grandi manovre tedesche fra il marzo e il luglio del 1918.

Bellissime immagini, che spiegano come Venezia avesse un valore molto strategico durante il primo conflitto mondiale: dall’idroscalo di sant’Andrea, il più importante al mondo con i sui 100 idrovolanti e il suo efficientissimo arsenale all’interno del quale furono realizzate e costruite soluzioni belliche semplici ma innovative che si rivelarono determinanti nel corso del conflitto: dai già citati pontoni armati, alla torpedine semovente, ai sommergibili, ai MAS

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Mare · Prima guerra · Storia
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