F35: volo transoceanico da Cameri al Maryland

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F35 prodotto nella fabbrica di Cameri (foto difesa.it)
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Il primo F35B assemblato fuori dagli Stati Uniti è atterrato  nella base NAS di Patuxent River, dopo aver completato la traversata dell’Atlantico partendo dalla Base Aerea di Cameri.

Il velivolo era stato consegnato alla Marina Militare italiana lo scorso 25 gennaio. L’F-35B è stato trasferito da un pilota italiano alla Naval Air Station di Patuxent River, nel Maryland (Usa), dove sarà sottoposto ai test di certificazione di compatibilità elettromagnetica, presso il centro di prova Battlespace Simulation.

Gli stabilimenti di assemblaggio finale degli F-35 acquisiti da nazioni diverse dagli Stati Uniti sono due, quello di Cameri e quello di Nagoya, in Giappone. Cameri è l’unico in grado di eseguire anche l’assemblaggio della variante F-35B al di fuori degli USA.

Gli F35 in produzione

Dall’avvio della produzione, 9 F-35A e un F-35B sono stati consegnati dalla FACO di Cameri unico sito produttivo per l’F-35B situato fuori dagli USA; quattro di questi velivoli attualmente si trovano all’Air Force Base di Luke, in Arizona, per il programma internazionale di addestramento dei piloti, e cinque si trovano presso la base di Amendola.

Da Cameri arriveranno anche 29 F-35A per l’Aeronautica Militare olandese (RNLAF). La FACO Italiana sta anche producendo 835 set di cassoni alari per l’F-35A a supporto di tutti i clienti del programma.

Il 7 settembre 2015 il primo F-35 prodotto in Italia presso la FACO di Cameri ha effettuato il primo volo internazionale nella storia del programma F-35 e a febbraio 2016 è stato il primo F-35A a realizzare un volo transatlantico. A dicembre 2016 i primi F-35 dell’Aeronautica Militare Italiana sono arrivati alla base di Amendola, la prima base del Paese a ospitare i velivoli.

L’Aeronautica Militare italiana ha già superato le 1.700 ore di volo con la sua flotta di F-35A.

F35, specifiche tecniche

L’F-35 Lightning II è un caccia di quinta generazione che combina la più avanzata tecnologia stealth a bassa osservabilità con la velocità e l’agilità di manovra tipiche dei caccia, la sensor fusion per l’acquisizione e la gestione più efficiente delle informazioni, capacità operative di rete e avanzate funzioni di supporto.

L’aereo è un velivolo con capacità multiruolo, primo esemplare consegnato alle Forze Armate nella variante a decollo breve ed atterraggio verticale (STOVL-Short Take Off Vertical Landing), per l’impiego sia su specifiche Unità Navali, sia in caso di piste particolarmente austere.

L’F-35B riesce a superare la velocità del suono quando è in volo riuscendo poi ad eseguire un atterraggio verticale in spazi estremamente ristretti. Questo perché riesce a dirigere la forza di spinta del motore  verso il basso, mentre le eliche di sollevamento supplementari installate sotto l’abitacolo e le ali contribuiscono a produrre una spinta verticale di 40.000 libbre.

265 F-35 sono stati costruiti e consegnati in tutto il mondo e sono destinati a sostituire aerei di precedenti generazioni in almeno 12 nazioni. Gli F-35A e B italiani andranno a sostituire i velivoli Panavia Tornado, AMX e AV-8B attualmente in servizio presso l’Aeronautica Militare e la Marina italiana. L’evento è il risultato della collaborazione tra il Ministero della Difesa Italiano, il partner industriale Leonardo e Lockheed Martin.

La FACO italiana è gestita da Leonardo in collaborazione con Lockheed Martin Aeronautics attraverso un team di oltre 800 professionisti qualificati impegnati nell’assemblaggio delle varianti F-35A, a decollo e atterraggio convenzionale, e F-35B STOVL e nella produzione delle ali per l’F-35A.

Nel 2014 La FACO è stata selezionata dal Dipartimento della Difesa USA come centro per Heavy Airframe Maintenance, Repair, Overhaul and Upgrade in Europa. Lo stabilimento si estende su un’area di 40 ettari e comprende 22 edifici per un totale di oltre un milione di metri quadrati destinati alla produzione, con 11 stazioni di assemblaggio e cinque aree attrezzate per le varie attività di manutenzione, riparazione, revisione e aggiornamento.

(foto Ministero della Difesa)

 

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