Varata la Federico Martinengo

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Federico Martinengo, pronta a salpare. La cerimonia si è tenuta nei cantieri navali di Riva Trigoso, a Genova;  si tratta della settima FREMM – Fregata Europea Multi Missione della Marina Militare. La nave prende il nome dal contrammiraglio Federico Martinengo, Medaglia d’oro e d’argento al Valor militare per le sue “spiccatissime doti di mente, di cuore e di carattere negli importanti incarichi che svolse a bordo e a terra”. 

Madrina della nave la signora Mina De Caro, vedova del capitano di vascello Giuseppe Porcelli, comandante della fregata Scirocco, che perse la vita in un tragico incidente durante un’attività operativa nel Mediterraneo il 25 maggio del 1997. Presenti alla cerimonia il Presidente della regione Liguria, onorevole Giovanni Toti, il capo di Stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, il capo di Stato maggiore della Marina, ammiraglio Valter Girardelli e l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono.

“Ho accettato con grande piacere la possibilità di essere qui oggi a salutare il varo della nave Martinengo – queste le parole del generale Graziano nel corso del suo discorso -, perché è  una grande soddisfazione vedere entrare in servizio una nuova unità navale d’altura, un sistema di combattimento avanzato, una componente essenziale nel sistema di Difesa e sicurezza che stiamo costruendo per garantire la sicurezza del Paese, la sicurezza internazionale e per far in modo che l’Italia mantenga il prestigio e il ruolo che finora ha avuto.”

Il capo di Stato maggiore della Marina ha voluto sottolineare, nel corso del suo intervento, come la continuità nel rinnovamento sia la sintesi del varo della fregata Martinengo. Continuità nel servizio che la Marina rende al Paese e rinnovamento nei mezzi e nella tecnologia con cui questo servizio viene garantito.

“Emerge, nell’ambito dell’azione dello Stato sul mare – queste le parole dell’ammiraglio Girardelli -, l’importanza dirimente di assicurare la sicurezza marittima quale garanzia imprescindibile per consentire alla rete silenziosa dell’economia del mondo di continuare a svolgere le proprie funzioni, assicurando i vitali flussi energetici e commerciali.”

Frutto di una cooperazione internazionale con la Francia, l’unità, terza nella versione “general purpose“, è  la settima di dieci fregate FREMM che rappresentano la “spina dorsale” della componente navale di superficie della Marina. I requisiti per questa classe di unità sono all’avanguardia e improntati a un’elevata flessibilità d’impiego, per operare in tutte le situazioni tattiche e in uno spettro di attività molto diversificate, con dislocazioni operative continuative di 6 mesi e un equipaggio più che dimezzato rispetto alle fregate di precedente generazione.

Queste caratteristiche evidenziano elementi innovativi rispetto alle recenti costruzioni navali Cavour e classe Orizzonte, arrivando a un livello di dettaglio mai raggiunto prima, grazie a una collaborazione sinergica tra la Marina e l’industria privata.

(fotogallery Marina Militare)

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Mare · Mezzi · Primo piano
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